Concetti chiave del capitolo 5

[Acton Bell]

Nel post che segue ho riassunto in qualche modo il capitolo per chi non ha avuto modo di accedere ancora al libro o per chi ha avuto difficoltà a relazionarsi al testo. In questo spero di fare cosa gradita al lettore, anche se non so quanto io possa avere reso giustizia all’autore. Sono presenti delle  piccole “interpolazioni” nel momento in cui mi son trovata a tentare di spiegare alcuni concetti.

Capitolo 5: “Al termine dei sentieri interrotti”

Doppio riferimento nel titolo:

1) “Le verità convergono tutte verso una sola verità – ma i sentieri sono interrotti” (Gomez Davila, In margine a un testo implicito).

2) Sentieri interrotti (Holzwege) è una raccolta di saggi di Heidegger, ispirata ai sentieri che era solito percorrere nella Foresta Nera e in riferimento alla condizione di erranza nel pensare. Ogni strada è legittima, anche se può sviare.

Nel comunicare la verità non ci si preoccupa più nemmeno di mettere in piedi una versione credibile: spesso e volentieri ciò che viene offerto è palesemente contraddittorio. L’unica costante è la prospettiva futura:

- Nel desiderio di consumo;
- Nel "compra adesso, risparmi poi";
- Nel progresso;
- Nella sua ideologia (es. il sol dell’avvenire);

Una prospettiva futura che, però, non esiste. Chi pensa al futuro scorda il presente; al contrario, l’unica cosa certa è il passato perché tutto si è già compiuto. Il presente diventa allora il tempo della consapevolezza, “il messaggero degli avi”.

Illuminismo, Nazionalismo e Comunismo, assieme ai prodotti che Hegel voleva piazzare, rappresentano solo ideologie volte alla sostituzione di un Dio con un altro, mantenendone le forme.

Al momento ci troviamo con una nuova divisione della società: la ricchezza è accentrata nelle mani di un’oligarchia plutocratica a fronte di una massa che si impoverisce sempre di più. Il progetto è realizzato attraverso una forma di controllo assoluto dei ricchissimi / potentissimi sugli altri che sono schiavi.

Un esempio della capacità distruttiva al suo massimo lo troviamo in Sade che propone i seguenti temi:

- il proibito (il travalicare il limite)
- La sopraffazione (la prevaricazione necessaria al superamento, soprattutto in chiave sessuale, nel suo caso, la “forza-che-rompe”).

Ma si tratta pur sempre di un piacere non autentico.

Tali nuovi obiettivi da perseguire (piacere, progresso, etc.) richiedono nuove categorie di uomini di cui occuparsi. Se prima c’erano l’operaio e il proletario in genere, ora la nuova categoria è rappresentata dal “migrante sessuale”, l’uomo la cui vita orbita attorno alla sua sessualità, le cui prospettiva esistenziale è sessuocentrica.