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Convegno a Roma "Falsi Miti di Progresso" (24 Febbraio 2024) Empty Convegno a Roma "Falsi Miti di Progresso" (24 Febbraio 2024)

Dom Feb 25, 2024 1:16 pm
Mini reportage per Terra Ostile del convegno di Roma. Arrivo con largo anticipo, ad eccezione dei soliti che poi ti faranno alzare mettendo in pericolo tutto il tuo armamentario per documentare. Scopro che ci hanno tutti cambiati di posto rispetto alla prenotazione e mi ritrovo in quarta fila, ma almeno qualche foto posso scattarla. La luce è davvero poca e giallina; tuttavia questo non è in grado di fermare il mio frenetico prendere appunti (siamo a 6 pagine trascritte al computer): la signora accanto a me, mossa a pietà, mi accende la torcia del suo telefono perché ho una grafia piccolina (effettivamente scrivo con un pennino EF…). Nota comica di trascrizione: anche il computer si rifiutava di scrivere “transumanesimo” e continuava a correggere con varianti del termine “transumanza”…
In questo post trascrivo quanto si è detto durante il convegno per gli amici eleganti che non hanno potuto parteciparvi. Buona lettura!

Convegno I FALSI MITI DI PROGRESSO. DALL’AGENDA 2030 AL NUOVO (DIS)ORDINE GLOBALE: L’UOMO SOTTO ATTACCO

Febbraio 24, 2024, ore 03:30 PM Teatro di Roma, via Bari 18 (Roma)

Introduzione: Toni Brandi; Moderatore: Daniele Dell’Orco.
Primo blocco: Un futuro “senza futuro”? Difesa della vita e dell’identità: oltre cancel culture, censura e politicamente corretto. Relatori: Jacopo Coghe, Gianluca Barletta, Marcello Foa.
Secondo blocco: Sudditi o Sovrani? La postmodernità tra agende globali, tirannie delle emergenze e conflitti. Relatori: Giovanni Frajese, Giorgio Bianchi, Francesco Toscano.
In video collegamento: Boni Castellane.

Introduzione: Toni Brandi.
C’è bisogno di ricercare le cause. La situazione al momento è delirante perché l’uomo vuole sostituirsi a Dio. Ciò produce un inganno perché, in questo allontanarsi dalla natura e dalla legge naturale, alla fine tutto si ritorce contro di noi con un certo autolesionismo. Siamo arrivati allo sdoganamento dell’assurdo e le cose veramente gravi non fanno più notizia.
Cos’è la libertà? La libertà è un mezzo, non un fine. Pertanto, siamo invitati ad agire anche nel nostro piccolo quotidiano per difenderla.

Iacopo Coghe
A che punto siamo con l’ipersessualizzazione infantile e il gender? C’è un attico alla famiglia. Chi l’ha sferrato?
- Sul sito di Open Democracy di Soros, c’era un articolo che diceva che con queste politiche sarebbero aumentati i rapporti d’amore.
- L’OMS la settimana scorsa si è riunita per stilare le linee guida per la transizione sessuale (che all’inizio comprendeva anche un percorso per i bambini, poi cancellato per le troppe proteste). Si è poi scoperto che nel panel c’erano attivisti LGBT.
- L’UE e le sue direttive: basta guardare alle direttive di Istanbul sul gender e sulla parità di genere.
- Il DDL Zan e l’insegnamento dell’ideologia gender con la scusa della reiterazione dei reati di odio e violenza contro i LGTB quando, invece, era serio solo un terzo delle segnalazioni.
- L’intervista a Michela Murgia che ha confessato che il vero obiettivo era “fare cultura”.

Il punto è il tentativo di cambiare la mentalità. L’associazione ‘ProVita e Famiglia’ riceve segnalazioni quotidiane dalle scuole, soprattutto dalle scuole materne:
- Bambini invitati a truccarsi col rossetto;
- Invito ad uno spettacolo teatrale dove il protagonista un giorno è maschio e il giorno dopo è femmina;
- Bambini bendati che si toccano tra loro.

Il punto è che i bambini non sanno come difendersi e come comportarsi. E quello a cui si mira è il crollo dell’identità al fine di renderli manipolabili. C’è anche il problema del troppo telefonino: i social network veicolano un’immagine della sessualità che è deleteria e che destruttura i bambini.

PATRIARCATO. Identificazione di un nemico da sconfiggere attraverso il senso di colpa collettivo. Si tratta di una versione estrema del femminismo che una volta aveva senso di essere, ad esempio, con la lotta al maschilismo. Ma ora a questo si è associata la figura del padre.
I figli non sono più in grado di gestire le proprie emozioni, non accettano il rifiuto, hanno paura del mondo vero. Questo perché non vedono accanto persone (padri) che si prendono la responsabilità e danno l’esempio.
Non si dovrebbe parlare di parità (se mai di pari opportunità), perché uomo e donna sono diversi. Infatti, sono complementari. Equiparare i generi porta alla distruzione, soprattutto nel caso delle quote rosa. Ora poi che ci sono i trans, le quote rosa sono occupate da loro. Quindi è la donna che perde.

Gianluca Marletta
Premessa: La storia dell’ideologia gender è databile agli anni ’60, come conseguenza della rivoluzione sessuale. Fino al periodo a cavallo tra gli anni ’70 e ’80 negli Stati Uniti è rimasta marginale: non si trattava della rivoluzione di costume, quello che in realtà si stava profilando era un nuovo essere umano dal punto di vista ontologico.

La finalità era quella della colonizzazione dell’immaginario collettivo all’80-90%; il resto – lo spirito critico – non è influente. Come ottenere tutto ciò?
Manipolando l’informazione e l’immaginario ad un livello subliminale (Hollywood supera la formazione accademica, così come la musica supera la lezione frontale).
Approfittando delle crisi dove si abbassano le difese immunitarie mentali. Le crisi servono per aprire una finestra collettiva. Con la paura sei disposto ad accettare ogni soluzione, pure quella più grottesca, così che alla fine il potere riesce ad imporsi attraverso spersonalizzazione e sradicamento.
Una volta che è stata rimossa l’identità culturale, politica, nazionale, basale (sessuale), si ha la creazione di un’ameba, di una res nullius. Sei una pedina e in fondo ti sta anche bene. Il consiglio è di leggere anche i lavori di Julian Huxley, fratello di Aldous, quello del mondo nuovo che diceva che gli uomini avrebbero avuto bisogno di sesso sfrenato, intrattenimento e allucinogeni. La prigione è nella mente. Dunque questo è l’ultimo stadio di un progetto: una riprova ne è che l’Occidente, anche quando arriva in Ucraina, pianta la bandierina LGBT.

Il sistema distopico è crollato per la guerra – evento non previsto: questa ha infatti determinato la fine di Covid e green pass. Siamo sistemi complessi e dunque non completamente manipolabili – e qui bisogna intervenire.
Al di là delle balle e degli spettacolini il buon senso prevarrà. C’è un aspetto grottesco e innaturale: ci si accorgerà di questo, almeno a pelle. L’essere umano percepisce la naturalità delle cose ed è portato a provare repulsione verso la ὕβρις [si legge: iùbris, significa: tracotanza]. Le persone cercheranno chi ha mantenuto lo spirito critico. Come dicono i giapponesi, occorre scansarsi dalla valanga e poi aiutare i superstiti, senza essere disfattisti ma cercando di essere oggettivi.

Marcello Foa
Pensando alle tecniche di condizionamento della società, dove andremo a finire? Bisogna ricomporre il puzzle ed essere multidisciplinari, olistici. L’invito è quello di non essere troppo specializzati e analitici ma espandere la propria mente. D’altronde tutti i grandi geni si muovevano su più piani. Invece, i media sono un ultimo terminale di un sistema che punta ad una direzione.
La sovranità è sempre più limitata: in politica pensi di poterti giocare sette carte e invece ti accorgi di averne solo tre; in economia abbiamo gli oligopoli e i monopoli (Apple e Microsoft che da sole fanno più di un trilione di dollari).
La guerra fredda non è stata tanto una guerra politica, bensì una guerra per conquistare il cuore della popolazione con tecniche massicce. Oggi il telefonino orienta psicologicamente e sociologicamente le masse. Insieme a lui c’è la “speranza tradita di internet”. Tradita perché una volta racchiudeva lo scibile umano ed era capace di collegarci tutti, fino a che non si sono accorti delle conseguenze politiche (Brexit, elezione di Trump) fuori da qualsiasi perimetro istituzionale. Ed è stato qui che è arrivata la stretta, non annunciata ma applicata: una censura strisciante, i media omologati, un agguato alla libertà. (Cfr.: I Twitter Files, liste di censura delle persone).
Ora i fini vengono apertamente dichiarati, come col green. (Esiste un fondo di investimento, In-Q-Tel, della CIA che investe in tecnologie “per noi e per i nostri alleati”). Dichiarano tutto perché se si alimenta il sospetto è peggio: meglio dire le cose, tanto la finalità ultima è sempre nascosta. Ecco perché bisogna essere sufficientemente intelligenti.

Stando così le cose, il rischio è quello del pessimismo, della rassegnazione. Ciò è da scongiurare perché ci depotenzia. Ciò che di dà speranza è la storia dell’umanità: l’imprevisto si verifica puntualmente e i loro piani falliscono. Bisogna mantenere viva la fiammella e non essere manipolabili.

Il Digital Services Act, la normativa contro gli abusi, pro diritto d’autore, con responsabilità dei contenuti trasferita alle piattaforme. Il problema che si potrebbe porre è sempre quello della lotta alle fake news: chi determina cosa sia vero e cosa sia falso? I news guardian?

Vanni Frajese
Il nuovo normale: l’era delle pandemie, delle emergenze (climatica, alimentare, idrica – vogliono razionarci l’acqua). La malattia X: inizialmente comparsa negli anni ’60, poi collegata all’esposizione al DDT. Non si capisce come persone esterne alla materia possano dire che ci saranno milioni di morti per malattia, con un agente sconosciuto. Questa non è scienza; è propaganda!
“Lo dice la scienza” è la premessa con cui tutto può essere legittimato: è diventato un credo e non si possono avere opinioni, neppure con dati alla mano.
“I medici devono dare un’opinione che sia unica e compatta”. NO: non siamo in Cina!
Con lo stato di emergenza parevano non esserci altre possibilità che il vaccino, nessun altro farmaco, come se la medicina non fosse mai esistita: il tutto con la compiacenza dei medici. Al WEF il Cancelliere inglese ha detto che con la prossima pandemia (?!) il vaccino sarà pronto in un mese di tempo grazie all’intelligenza artificiale… Ma non è che l’agente patogeno lo conosci già, così come Moderna aveva conosceva benissimo la sequenza del Sars Covid-19?
(In realtà, anche i medici hanno smesso di vaccinarsi).

Nessuno degli interventi previsti (mascherine, lockdown) ha avuto successo. Ora vorrebbero riproporci il film. L’OMS ha sbagliato tutto e non si prende la responsabilità del proprio operato. Essa va ostacolata al massimo: ha infatti detto che non aveva la capacità di obbligare, solo di suggerire. Beh, ora l’ha chiesta. In Romania, paese che ha sperimentato il regime, i tassi di vaccinazione sono ben diversi. Speranza offre dati senza significato, come del resto l’OMS, che ha distorto tutto.

Prima del cambiamento climatico, c’era il riscaldamento globale: Assange ha mostrato cosa fosse e sta ancora in carcere per questa ragione.
Propongono un modello virtuoso, una partnership tra pubblico e privato e in teoria suona bene. In pratica, chi dona i soldi poi impone i vaccini: dunque si tratta in verità di un vero e proprio conflitto di interessi. Esiste un’élite transnazionale che vuole il controllo globale e centralizzato. La sovranità non sembra più appartenere al popolo che ha, invece, dimostrato di essere suddito. Parlare al popolo ti scredita, ti fa diventare ‘populista’. Allora gli interessi di chi stiamo portando avanti?

Giorgio Bianchi
Nel giorno del 2° anniversario del conflitto.
Ormai è uno schema collaudato: la guerra, il riscaldamento globale… Governano le popolazioni bombardando la psiche e usando la paura come stimolo condizionante. Per la sola pandemia è stato usato un linguaggio bellico:
- no-vax = disertore (Pregliasco)
- Coprifuoco
- Zone rosse
- Guerra alla pandemia
- L'addestramento alle regole

Tutta una serie di risposte calate dall’alto senza un’idea di quali potessero essere i risultati. Le uniche opzioni sono: armare l’Ucraina, buttare la caldaia, buttare la macchina. (Ovviamente non chi è a Davos, ma solo i cittadini ordinari). Il problema è indotto; la soluzione è già pronta. Anche Federico Rampini dice che “Ci vuole più guerra!”. Se all’inizio pensavamo che tutto fosse assurdo, poi abbiamo finito con l’abituarci, accettando cose come se nulla fosse. (Ad esempio un genocidio: in Palestina sono state esplose bombe complessivamente al pari delle due atomiche).
La morte di Navalny è servita solo a rinfocolare la cosa contro Putin.
Gli obiettivi sono tre: Iran (ci pensa Israele), la Russia (a prescindere dalla guerra le sanzioni restano) e la Cina (Bannon ha detto che la Cina va rimessa al proprio posto: a questo serve l’AUKUS).
Ci hanno dato notizie falsissime; ma è da ridere perché la realtà è sotto gli occhi di tutti, soprattutto quando si hanno le prove:
- L’isolamento della Russia…
- I soldati senza calzini che ne avevano a pacchetti…
- I deportati di Mariupol (MAI)…
- La pala, i badili, i missili finiti a marzo…
- Un mercenario britannico Aidan Aslin (in quanto prigioniero non andava intervistato secondo la convenzione di Ginevra) ha telefonato alla BBC chiedendo di essere scambiato: la BBC non ha mai riportato la notizia!
- Marianna, la ragazza incinta, il simbolo. Dicevano che era stata rapita dai russi. In realtà, erano otto anni che era abituata al bombardamento ucraino, essendo lei di un paesino vicino Donetsk; ora fa campagna elettorale per Putin…


I fatti offrono la smentita allo stesso tempo della menzogna: è il rinculo della propaganda: non a caso a Davos si parla di “Rebuilding Trust” [Ricostruire la fiducia], contro le notizie sgradite.
Il consiglio è quello di usare la logica: non sentire Pregliasco che spiega come si fa l’amore e in quanti minuti, pesare i titoli di Repubblica, come possono salvarti la vita in 18 mesi, se ci vogliono 18 mesi per prenotare una TAC?


Francesco Toscano
Appaiono ormai evidenti la violenza e la follia del mainstream che non è più in grado di informare. I giornali sono sempre stati in mano a qualcuno, un’oligarchia finanziaria; solo che prima c’erano degli intellettuali liberi e ora, invece, è tutto finito. Sono diventati casta fanatica, sono difensori del potere globalista: sono i veri burattini, custodi del politicamente corretto, maggiordomi del potere non eletto (chi li paga).

[Toscano racconta con molto humour la sua ospitata presso la trasmissione di Rete4 condotta da Brindisi, “ronzullizzato, come morso da una tarantola”. “Un’esperienza che fai una volta nella vita come attraversare a nuoto lo Stretto di Messina: l’ho fatto, fa curriculum”. Anche le reazioni di chi si indigna o di chi disapprova scuotendo la testa – e “fa l’orologio a pendolo” – sono studiate e preparate; al contrario, chi vuole argomentare viene snobbato e ignorato].

Anche se questi giornali sono in netta perdita, sicuramente avranno un ritorno di qualche tipo, come il piazzamento di un certo prodotto sul mercato (mascherine?). Elkann non è un filantropo, né tantomeno un pazzo. Oramai, però, il conflitto d’interessi non indigna più nessuno.
Siamo arrivati al limite: siamo tra il grottesco e il patetico. Meglio prenderli in giro: non meritano nemmeno la nostra indignazione.

Al momento la situazione politica è tale per cui il rapporto è tra politica e poteri non rappresentativi. L’antipolitica è stata costruita ad arte pr limitare il più possibile la capacità di incidenza dell’elettore. Un tempo i partiti erano fucine di idee, elaborazioni di storie; ora la differenza tra un partito e l’altro è scarsamente visibile. Il partito non è più luogo di costruzione del pensiero che ora è in mano alla finanza e all’economia.
Toscano consiglia la lettura di Homo Deus di Yuval Harari per comprendere bene gli obiettivi dell’Agenda 2030:
disarticolare la logica (la comunicazione scombiccherata è fatta ad arte per confondere le idee);
far diventare le persone automi nelle mani di chi sa meglio.

Bisogna, invece, recuperare la nostra capacità di analisi insieme con tutto che in noi rimane di umano, invece dei meccanismi che ci robotizzano nelle mani di scienziati pazzi che si adoperano per la “pace perpetua” e che vogliono sconfiggere con superbia gli errori della creazione. I loro sono solo vaniloqui nel loro processo di autodivinizzazione.


Bonifacio Castellane
[Nella registrazione i commenti della mia anziana vicina – che poco capiva e disturbava in continuazione – mi hanno spinto a preferire la sbobbinatura del contenuto audio video al postare la registrazione audio.]

“Prima di tutto vorrei ringraziare coloro che mi hanno invitato al convegno ‘Falsi miti di Progresso’ a Roma: un convegno sul Transumanesimo, cioè su un tema assolutamente fondamentale, il tema – probabilmente – chiave, il tema che va utilizzato per comprendere tutto ciò che sta accadendo nel nostro mondo oggi. Prima di tutto occorre capire, comprendere a cosa siamo di fronte.
L’uomo nuovo che viene teorizzato da Yuval Harari, da altri studiosi – a mio parere viene teorizzato per primo da Francis Fukuyama, ma addirittura le radici, i semi del Transumanesimo vengono posti da Jean Jacques Rousseau. Colui che viene teorizzato come l’uomo nuovo è l’uomo nuovo di cui parlava Friedrich Nietzsche nello Zarathustra. Quando Nietzsche parlava dell’uomo nuovo, l’uomo che ucciso Dio, l’uomo posteriore alla ‘morte di Dio’, stava parlando esattamente di noi. Nietzsche morì il 25 agosto del 1900: quindi più di cento anni fa aveva già delineato, aveva già formalizzato ciò che sarebbe successo oggi. Per l’uomo nuovo Nietzsche usava dei simboli, delle metafore per definirlo: tra queste metafore ne esiste una particolarmente interessante dal punto di vista dello scientismo che oggi domina il nostro mondo. Nietzsche disse: << L’uomo nuovo, l’uomo del futuro, l’uomo che ha ucciso Dio, l’uomo senza Dio, l’uomo che sarà presente nella morte di Dio avrà a disposizione un mondo senza più dolore, un mondo nel quale saranno somministrate un po’ di droghe tutto il giorno, per essere felici sempre, e tante droghe alla fine per essere felici nel trapasso >>. Come vedete, Nietzsche aveva previsto anche l’eutanasia in cui si sta parlando in questi giorni nelle regioni italiane, in molti consigli regionali italiani.
Ma il primo che parlò dell’uomo nuovo, il primo che parlò della condizione nella quale ci troviamo oggi fu Francis Fukuyama, il teorizzatore della ‘fine della storia’. Fukuyama preferì usare la metafora della ‘fine della storia’ piuttosto che quella della ‘morte di Dio’ perché era sicuramente più potabile, era sicuramente utilizzabile. Fukuyama disse: << i grandi blocchi contrapposti sono finiti. Un blocco ha vinto, il blocco occidentale ha vinto: quindi la storia è finita >>. Quindi possiamo riappropriarci delle dinamiche tipiche del globalismo teorizzate una volta per tutte da Immanuel Kant nel Discorso sulla Pace Perpetua. Fu Kant il primo a teorizzare il globalismo, perché fu Kant, fu Immanuel Kant, il primo a dire che in un mondo, nel quale tutti commerciano con tutti, non ci sarebbero state più guerre. Ebbene: oggi stiamo constatando che avviene esattamente l’opposto. Nel mondo globale, nel mondo globalizzato, nel mondo nel quale tutti sono obbligati a commerciare con tutti le guerre non sono affatto finite: anzi, sono ancora più dure che nel passato, sono ancora più spietate che nel passato. E ancora più che nel passato vengono utilizzate come mezzo per dirimere le questioni.
Ora: che cos’è il Transumanesimo? Il Transumanesimo è la presa d’atto di coloro che hanno accettato la ‘morte di Dio’ e che si sono posti dalla parte della ‘morte di Dio’ come qualcosa di positivo, come il nuovo manifesto dell’umanità. Nietzsche non fu affatto originale quando denunciò la ‘morte di Dio’: Orazio, prima di lui, duemila anni prima di lui, l’aveva già annunciato: molti altri avevano già parlato di ‘morte di Dio’. L’originalità di Friedrich Nietzsche consiste nel dire: << Dio è morto e noi l’abbiamo ucciso >>. Siamo stati noi ad ucciderlo. In ciò consiste l’originalità del messaggio di Friedrich Nietzsche: in ciò consiste l’inizio della post-modernità, del pensiero post-moderno. Inizia il Novecento: inizia il pensiero post-moderno in nuce, il quale dopo la Grande Guerra che interesserà la prima parte del Novecento fiorirà e darà vita alla società nella quale ci troviamo noi oggi. Ora: la società della ‘morte di Dio’ non può più prevedere un uomo 'a immagine di Dio’; deve elaborare un uomo alternativo a quello teorizzato non solo dal Cristianesimo ma da tutte le culture precristiane che sono sempre state religiose. Tutte le culture tradizionali, compreso il Cristianesimo – ma anche precedenti il Cristianesimo – che si rivedono e sis rispecchiano nella Grande Tradizione – con la T maiuscola, quella di cui parlava René Guénon, quella di cui parlava Elémire Zolla, quella di cui parlava Plotino, quella di cui parlavano tutti i grandi pensatori medievali – in quella tradizione noi possiamo scorgere l’uomo che si identifica come colui che è stato creato ‘a immagine di Dio’. Una volta avvenuta l’uccisione di Dio, una volta che si è creato il mondo senza Dio, il mondo dopo la ‘morte di Dio’ – cioè, il mondo del nichilismo  –, l’uomo non si concepisce più come colui che è stato creato ‘a immagine di Dio’: quindi necessariamente deve travalicare, oltrepassare la vecchia idea di uomo e costruirne una nuova. Questa cosa è il Transumanesimo.

Ma giacché non può esistere uomo senza un Dio che lo governa, l’uomo che non si concepisce più ‘a immagine di Dio’ – cioè, l’uomo di oggi – si concepisce a immagine della scienza. E la scienza ha un solo grande dogma: il dogma della scienza dice che ‘tutto ciò che si può fare, si deve fare’. Tutto ciò che è possibile ipotizzare deve essere necessariamente attuato: questo è il paradigma che la tecnica impone alla scienza ed è il dogma che la scienza impone alla tecnica. Scienza e tecnica sono le due nuove divinità che vanno a sostituirsi alle vecchie, che vanno a sostituirsi a Dio, che vanno a sostituirsi all’idea di divinità nel mondo del nichilismo. Ora: coloro che accettano fino in fondo l’idea del nichilismo e accettano di abitarlo – cioè, i nostri avversari – si abbandonano completamente ai dogmi della scienza, ai dettami della scienza e alla loro imposizione biopolitica agli uomini. Ciò che sta avvenendo in questi giorni, ciò che abbiamo potuto constatare a partire dalla questione pandemica e poi via via nelle sue declinazioni – nelle politiche verdi, nella narrazione green, e di tutto ciò che sta pensando il mondo di oggi – non è nient’altro che l’applicazione pratica del nichilismo nei termini dello scientismo che sta dominando il mondo di oggi. La scienza senza i valori diventa valore a se stesso. E l’unico valore che la scienza concepisce è quello progressivo e progressista del fare tutto ciò che è possibile concepire.
Quindi il limite, la morale, il rapporto dell’individuo con la realtà sono tutti impedimenti da eliminare dal proprio orizzonte di azione. L’uomo che vive ancora nell’ambito del limite – nell’ambito teorico del limite, nell’ambito religioso del limite, nell’ambito esoterico del limite, nell’ambito metafisico del limite, cioè l’uomo che si concepisce come colui che può fare fino a un certo punto oltre il quale non è possibile procedere, è l’uomo da uccidere, l’uomo da sostituire. Con cosa? Con l’uomo nuovo. Con il transumano, con l’uomo della transumanità, con l’uomo che vivrà esclusivamente secondo i dettami della scienza. Una scienza assolutamente avulsa da ogni controllo, una scienza assolutamente privata da ogni esigenza esterna di limitazione.
Mi viene purtroppo da sorridere pensando alle nomine che ha fatto Bergoglio alla ‘Pontificia Accademia della Vita’, agli organismi di compartecipazione tra teologi e scienziati radicali: nel momento in cui vengono nominati dei transumanisti all’interno di un organismo che prevede ancora l’esistenza di limite, che prevede ancora l’esistenza di un uomo che si sente arginato dalla realtà, allora è evidente che coloro che hanno la facoltà accelerazionista di distruggere ogni limite avranno sempre la meglio, riusciranno sempre a distruggere ogni realtà ordinata, per creare la realtà caotica.
Nella realtà caotica l’individuo è in balia delle forze del potere, è in balia del potere costituito, è in balia degli Stati, [APPLAUSO], è in balia del Leviatano, è in balia del potere degli organismi sovranazionali – siano esse “Organizzazione Mondiale della Sanità’, siano esse ‘’Nazioni Unite’, siano esse ‘Unione Europea’ – che pretendono di imporre i valori delle categorie dell’esistenza agli individui sulla base del nichilismo, sulla base della morte di Dio. Ma per far sì che ciò possa essere attuato, occorre costruire l’uomo nuovo di cui parlava Nietzsche, occorre uscire dalla vecchia di uomo. Idea vecchia non con l’età dei duemila anni del Cristianesimo ma con l’età dei diecimila anni dell’uomo. Ecco perché stiamo attraversando una fase di cambiamento epocale, come forse mai nella storia umana si è vista. Perché col Transumanesimo l’uomo nuovo è colui che si presuppone vivente nell’assetto nichilista, cioè, nell’assetto privato di valori.
Ma nell’assetto privato di valori non è possibile vivere. Se non è possibile vivere, ciò che viene a crearsi, ciò che viene a strutturarsi è la cosiddetta ‘vita invivibile’. E per far accettare la ‘vita invivibile’ al gregge, agli schiavi, occorre ottenere il controllo assoluto delle vite dei singoli individui. Questo è il Transumanesimo ed è esattamente il cuore di tutto ciò contro il quale noi ci scagliamo: noi combattiamo.
Saluti a tutti gli amici romani: a presto, al prossimo appuntamento! Grazie.”

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Ven Mar 01, 2024 6:08 pm
Acton, grazie mille per il magistrale report che hai avuto la pazienza di redigere per noi che non potevamo essere presenti all'evento. Il tuo lavoro meticoloso ha messo in evidenza le tematiche che spesso trattiamo nelle nostre serate, sia in quelle di lettura dei capitolo di Terra Ostile, sia nelle chiacchierate libere su Radio Sufficit.

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